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Nato da un efficace connubio tra utopia e pragmatismo, intuizione lirica e rigore organizzativo, l'Art Club ha dimostrato che un libero e motivato raggruppamento di artisti può offrire un energico e decisivo contributo al risveglio dell'azione culturale in un'intera nazione. Questo sodalizio anticonformista ed indipendente di artisti ha dato un dinamico impulso all'inserimento della creatività italiana in un contesto europeo, ha promosso l'organizzazione di mostre esemplari e la pubblicazione di libri stranieri d'arte e d'architettura, ha dato fiducia a giovani pittori e scultori che in seguito si sono affermati pienamente, il tutto con pochi mezzi, con infinita forza di volontà e in piena autonomia. Fondato dagli artisti Pericle Fazzini, Virgilio Guzzi, Joseph Jarema, Luigi Montanarini ed Enrico Prampolini, l'Art Club radunò al suo interno tutti i maggiori artisti italiani, come Accardi, Afro, Balla, Burri, Cagli, Capogrossi, Consagra, Corpora, de Pisis, Dorazio, Guttuso, Morandi, Perilli, Pirandello, Severini, Sironi e molti altri.